
- normative di riferimento vigenti a livello nazionale ed europeo (in particolare quelle focalizzate nel settore creditizio e quelle attinenti le procedure esecutive), tra cui l’art. 120-duodecies del TUB) e l’art. 229 del Regolamento (UE) 2024/1623 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 2024, che ha modificato il Regolamento 575/2013/UE (il “Regolamento” o “CRR3”), ai fini della concessione del credito in base al quale dal 1° gennaio 2025 è necessario stimare il Valore dell’immobile (“Property value”), ovvero il «valore che sarebbe sostenibile per la durata del prestito»;
- le norme che identificano le caratteristiche dei valutatori (periti) ovvero finalità e modalità operative delle attività degli esperti;
- i più aggiornati standard valutativi internazionali (IVS) e gli standard europei (EVS); nonchè
- normative applicabili alle opere di trasformazione urbana, ovvero gli investimenti pubblici e privati.
- le definizioni delle basi di valore (valore di mercato e valori diversi da quello di mercato), adottate a livello legislativo ovvero individuate in modo confacente alla realtà scientifico-professionale e alla cultura estimativa nazionale;
- i procedimenti e le metodiche di stima adottate negli standard valutativi internazionali (Market approach, Income approach e Cost approach), consolidati nella letteratura estimativa internazionale nonché nel Codice medesimo;
- gli elementi essenziali per la stesura del Rapporto di valutazione;
- le metodologie di revisione del Rapporto di valutazione ad opera di un valutatore diverso da quello che ha svolto la stima;
- specifici temi delle valutazioni immobiliari riguardanti: (i) le stime degli immobili a garanzia delle esposizioni creditizie; (ii) i fattori Ambientali Sociali e di Governance (ESG); (iii) le stime degli immobili a garanzia dei crediti deteriorati (Npl); (iv) la valutazione economica dei progetti; (v) la stima degli immobili agricoli; (vi) le valutazioni su larga scala (Mass appraisal); e (vii) il Real Estate Risk Assessment.